MCF Arte è curata dall'architetto Maria Grazia Dapuzzo.
Per ogni informazione o per sottoporre le opere artistiche è possibile scrivere al seguente indirizzo mail: [email protected]
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Per ogni informazione o per sottoporre le opere artistiche è possibile scrivere al seguente indirizzo mail: [email protected]
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L'artista Niccolò Calvi di Bergolo, il 26 maggio 2019, sarà presente a
Cellamonte con una sua estemporanea, dove esperimenti d' arte
emozionale e musica sorprenderanno piacevolmente i partecipanti.
Cellamonte con una sua estemporanea, dove esperimenti d' arte
emozionale e musica sorprenderanno piacevolmente i partecipanti.
www.niccolocalvi-arte.it
www.castellodipiovera.it
Niccolò Calvi di Bergolo nasce a Torino, vive e lavora al castello di Piovera (AL) dove arriva da
Milano nel 1967.
E’ l’inizio di una straordinaria vicenda, per dare una possibilità di convivenza alle grandi
passioni della sua vita: natura, terra, agricoltura, Arte grafica e Scultura.
Egli pensa al Castello come contenitore di quanto la sua inesauribile creatività produce e le
sue mani sono capaci di realizzare.
Migliaia di disegni, centinaia di strutture in carta e legno, decine di sculture in marmo, acciaio,
ferro, il risultato di una incessante ricerca e lavoro: il suo patrimonio intellettuale che offre
agli altri con la semplicità di un autentico artista.
L’arte è dare forma all’invisibile; la Geometria è intesa come il principio fondamentale della
vita e dell’universo. Le forme essenziali quadrato cerchio triangolo sono le basi di partenza
sulle quali lavora e sulle quali prendono forma infinite combinazioni complesse e dove ciò che
è piccolo può dilatarsi a dimensione di struttura monumentale, di architettura funzionale, di
totem, nella dimensione definitiva in rapporto a una funzione immaginabile.
Con l’omogeneità stilistica che lo contraddistingue Niccolò Calvi trasforma la sua pulsione
creativa in immagine e oggetto, la cui inevitabile sensazione di precarietà aggiunge
suggestione e tensione a forme decifrabili e indecifrabili.
Nel 1960 ha presentato “Strutture geometriche” abbinate a elementi di Lucio Fontana al
Museo della Scienza e della Tecnica di Milano.
Nel 1997 ha realizzato una mega installazione in movimento in occasione del Salone Musicale
al Lingotto di Torino.
Ha esposto in personali e collettive a Milano, Genova, Roma, Parigi, Sanremo, Asti,
Alessandria, Acqui, Vigevano, Portovenere. E’ stato assistente del prof. Mario Antonio
Arnaboldi come cultore della materia al Politecnico di Architettura a Milano.
Tiene laboratori di arte emozionale e organizza annualmente, da oltre 10 anni, la rassegna di
scultura contemporanea “Fossili Moderni“ presso il castello di Piovera.
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www.castellodipiovera.it
Niccolò Calvi di Bergolo nasce a Torino, vive e lavora al castello di Piovera (AL) dove arriva da
Milano nel 1967.
E’ l’inizio di una straordinaria vicenda, per dare una possibilità di convivenza alle grandi
passioni della sua vita: natura, terra, agricoltura, Arte grafica e Scultura.
Egli pensa al Castello come contenitore di quanto la sua inesauribile creatività produce e le
sue mani sono capaci di realizzare.
Migliaia di disegni, centinaia di strutture in carta e legno, decine di sculture in marmo, acciaio,
ferro, il risultato di una incessante ricerca e lavoro: il suo patrimonio intellettuale che offre
agli altri con la semplicità di un autentico artista.
L’arte è dare forma all’invisibile; la Geometria è intesa come il principio fondamentale della
vita e dell’universo. Le forme essenziali quadrato cerchio triangolo sono le basi di partenza
sulle quali lavora e sulle quali prendono forma infinite combinazioni complesse e dove ciò che
è piccolo può dilatarsi a dimensione di struttura monumentale, di architettura funzionale, di
totem, nella dimensione definitiva in rapporto a una funzione immaginabile.
Con l’omogeneità stilistica che lo contraddistingue Niccolò Calvi trasforma la sua pulsione
creativa in immagine e oggetto, la cui inevitabile sensazione di precarietà aggiunge
suggestione e tensione a forme decifrabili e indecifrabili.
Nel 1960 ha presentato “Strutture geometriche” abbinate a elementi di Lucio Fontana al
Museo della Scienza e della Tecnica di Milano.
Nel 1997 ha realizzato una mega installazione in movimento in occasione del Salone Musicale
al Lingotto di Torino.
Ha esposto in personali e collettive a Milano, Genova, Roma, Parigi, Sanremo, Asti,
Alessandria, Acqui, Vigevano, Portovenere. E’ stato assistente del prof. Mario Antonio
Arnaboldi come cultore della materia al Politecnico di Architettura a Milano.
Tiene laboratori di arte emozionale e organizza annualmente, da oltre 10 anni, la rassegna di
scultura contemporanea “Fossili Moderni“ presso il castello di Piovera.
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Marco Coppo espone le prime due domeniche di aprile in Quargnento in occasione dei concerti
del Monferrato Classic Festival.
Marco Coppo è un fotografo professionista che vive e lavora a Casale Monferrato.
Seguendo le orme del padre inizia a fotografare molto giovane.
Gli inizi della sua attività sono dedicati alla fotografia di cerimonia, in modo particolare ai matrimoni.
Questo gli permette di imparare il rispetto delle richieste e delle necessità dei singoli clienti ed è anche
un' ottima palestra per affinare la sua tecnica fotografica. Dopo alcuni anni, grazie ad un' amica che apre
una scuola di danza, Marco inizia a “catturare” I ballerini sia sul palco che in differenti location,
immortalando la leggerezza, l' eleganza e la tenerezza. In breve la danza diventa il centro principale del
lavoro di Marco, che oggi segue circa 30 scuole di danza.
Questa specializzazione lo porta a muoversi attraverso tutto il nord dell' Italia in occasione di saggi,
concorsi, spettacoli e stages.
La sua speciale dimestichezza nell' immortalare le persone e le emozioni del mondo della danza lo aiuta
nella realizzazione delle foto della sua seconda grande passione: il viaggio. Ecco come nascono gli
intensi e emozionanti ritratti, catturati in giro per il mondo, specialmente in luoghi che mantengono un
delicato bilanciamento tra passato e presente, dove è ancora possibile percepire, nello sguardo di un
bambino o nelle profonde rughe scavate dal tempo, una spontaneità che difficilmente possiamo ancora
incontrare nei luoghi dove noi viviamo.
Il grande fotografo Robert Doisneau diceva: “Cerco di catturare la realtà non per quello che è, ma per
quello che vorrei che fosse”. Marco Coppo cerca di fare lo stesso. Ecco allora che i soggetti ritratti da
Marco mostrano una bellezza speciale, una bellezza che non risiede nei volti e nei corpi delle persone,
ma nei loro occhi, nelle loro rughe e nei loro sorrisi. In ogni scatto la loro condizione, anche se talvolta
di miseria, si trasforma in un' immagine di grande fascino e bellezza.
Le immagini di Marco hanno ottenuto nel corso degli ultimi anni riconoscimenti e premi in Italia,
Slovenia, Turchia e Australia.
La sua testardaggine nel definirsi un ritrattista non gli ha impedito di pubblicare due libri dedicati al
paesaggio monferrino.
del Monferrato Classic Festival.
Marco Coppo è un fotografo professionista che vive e lavora a Casale Monferrato.
Seguendo le orme del padre inizia a fotografare molto giovane.
Gli inizi della sua attività sono dedicati alla fotografia di cerimonia, in modo particolare ai matrimoni.
Questo gli permette di imparare il rispetto delle richieste e delle necessità dei singoli clienti ed è anche
un' ottima palestra per affinare la sua tecnica fotografica. Dopo alcuni anni, grazie ad un' amica che apre
una scuola di danza, Marco inizia a “catturare” I ballerini sia sul palco che in differenti location,
immortalando la leggerezza, l' eleganza e la tenerezza. In breve la danza diventa il centro principale del
lavoro di Marco, che oggi segue circa 30 scuole di danza.
Questa specializzazione lo porta a muoversi attraverso tutto il nord dell' Italia in occasione di saggi,
concorsi, spettacoli e stages.
La sua speciale dimestichezza nell' immortalare le persone e le emozioni del mondo della danza lo aiuta
nella realizzazione delle foto della sua seconda grande passione: il viaggio. Ecco come nascono gli
intensi e emozionanti ritratti, catturati in giro per il mondo, specialmente in luoghi che mantengono un
delicato bilanciamento tra passato e presente, dove è ancora possibile percepire, nello sguardo di un
bambino o nelle profonde rughe scavate dal tempo, una spontaneità che difficilmente possiamo ancora
incontrare nei luoghi dove noi viviamo.
Il grande fotografo Robert Doisneau diceva: “Cerco di catturare la realtà non per quello che è, ma per
quello che vorrei che fosse”. Marco Coppo cerca di fare lo stesso. Ecco allora che i soggetti ritratti da
Marco mostrano una bellezza speciale, una bellezza che non risiede nei volti e nei corpi delle persone,
ma nei loro occhi, nelle loro rughe e nei loro sorrisi. In ogni scatto la loro condizione, anche se talvolta
di miseria, si trasforma in un' immagine di grande fascino e bellezza.
Le immagini di Marco hanno ottenuto nel corso degli ultimi anni riconoscimenti e premi in Italia,
Slovenia, Turchia e Australia.
La sua testardaggine nel definirsi un ritrattista non gli ha impedito di pubblicare due libri dedicati al
paesaggio monferrino.
Durante il mese di febbraio verranno esposte opere della pittrice Giuliana D'Adda, a Terruggia presso il Teatro le Muse.
Giuliana D' Adda ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all'estero:
Germania, Spagna, Belgio, Svizzera, Francia e New York.
Nell'ottobre del 2011, Giuliana D'Adda ha esposto nell'ex-chiesa della Misericordia
in Casale Monferrato. Una personale voluta e sostenuta dall’Assessorato alla
Cultura del Comune di Casale Monferrato: «Definita “pittrice dei fiori” – ha voluto
sottolineare l’assessore Giuliana Romano Bussola - Giuliana D’Adda in realtà,
nonostante questa sia la tematica preferita, prende spunto anche da altri argomenti
quali paesaggi e vedute di Casale Monferrato e di altre località. Giuliana ci propone
in questa mostra, dopo anni in cui ha esposto in altri luoghi, in Italia e all’estero,
dipinti che rivelano la propria maturità artistica ormai giunta a stile personale».
«Avvalendosi di afflato poetico, in atmosfera sognante e onirica – ha proseguito
l’assessore Bussola - ci offre opere di grande suggestione, frutto di memoria,
appartenenti all’immaginario collettivo dove ognuno di noi può ritrovare ricordi,
sensazioni, profumi. La sensibilità artistica di pittrice e poetessa ci contagiano e la
fanno apprezzare non solo come artista ma anche dal lato umano per la sua
personalità dolce, discreta e sentimentale che si riversa nei dipinti».
Scrive Silvio Crema: - "La sua pittura è dolcezza, sensibilità e poesia, i suoi temi
preferiti sono i paesaggi ovattati, i fiori e figure che rappresentano l' ambiente
naturale di cui è circondata.
Dai suoi quadri traspare l' amore per il prossimo e la natura, qualità, che sono il filo
conduttore della sua vita.
Germania, Spagna, Belgio, Svizzera, Francia e New York.
Nell'ottobre del 2011, Giuliana D'Adda ha esposto nell'ex-chiesa della Misericordia
in Casale Monferrato. Una personale voluta e sostenuta dall’Assessorato alla
Cultura del Comune di Casale Monferrato: «Definita “pittrice dei fiori” – ha voluto
sottolineare l’assessore Giuliana Romano Bussola - Giuliana D’Adda in realtà,
nonostante questa sia la tematica preferita, prende spunto anche da altri argomenti
quali paesaggi e vedute di Casale Monferrato e di altre località. Giuliana ci propone
in questa mostra, dopo anni in cui ha esposto in altri luoghi, in Italia e all’estero,
dipinti che rivelano la propria maturità artistica ormai giunta a stile personale».
«Avvalendosi di afflato poetico, in atmosfera sognante e onirica – ha proseguito
l’assessore Bussola - ci offre opere di grande suggestione, frutto di memoria,
appartenenti all’immaginario collettivo dove ognuno di noi può ritrovare ricordi,
sensazioni, profumi. La sensibilità artistica di pittrice e poetessa ci contagiano e la
fanno apprezzare non solo come artista ma anche dal lato umano per la sua
personalità dolce, discreta e sentimentale che si riversa nei dipinti».
Scrive Silvio Crema: - "La sua pittura è dolcezza, sensibilità e poesia, i suoi temi
preferiti sono i paesaggi ovattati, i fiori e figure che rappresentano l' ambiente
naturale di cui è circondata.
Dai suoi quadri traspare l' amore per il prossimo e la natura, qualità, che sono il filo
conduttore della sua vita.
Giorgio Cavallone espone a Cereseto durante il mese di Gennaio 2019
Durante il mese di gennaio 2019, Giorgio Cavallone esporrà a Cereseto
presso la Chiesa San Pietro.
Ogni domenica pomeriggio, prima del concerto delle 17, sarà possibile ammirare le sue opere esposte.
"Per quanto attiene al prescelto di
quest’anno, Grignolio ha spiegato che la giuria ha riconosciuto in Cavallone il “valido
restauratore e creatore di opere di pregio”. Con un breve intervento, Sandro Gavotto ha sostenuto
che Casale è città d’arte dove hanno lavorato ed ancora operano artisti di valore, spesso
sconosciuti. Mons. Gennaro, nel complimentarsi con il premiato lo ha definito “un prezioso
conservatore di cose belle”. Riccardo Calvo ha definito Cavallone una persona di grande umanità
“attento al passato ed al presente, importante artista-artigiano capace di fondere il mito greco con
l’umanesimo delle terre di Monferrato”. Gianni Crisafulli, a nome dell’amministrazione comunale
ha ringraziato gli organizzatori del premio e gli artisti come Cavallone i quali conferiscono
prestigio a Casale in Italia ed all’estero. Il critico d’arte Giuliana Romano Bussola, relatrice
ufficiale, ha illustrato le opere di Cavallone “personaggio eclettico, dai mille interessi”. Come
restauratore “ha il merito di operare senza modificare l’essenza dell’opera che gli viene affidata”.
Quando dipinge ha uno stile personale, con una tecnica mista, pensata mentre crea, evocando
ricordi dissolti nel tempo. “Richiami vaghi, in un’arte complessa, fra astrattismo lirico e felicità di
colori”. Interessante anche la scultura lignea esposta, che culmina in un bocciolo di rosa. A
dimostrazione della sua versatilità, l’artista ha infine cantato una sua composizione
accompagnandosi alla chitarra".
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presso la Chiesa San Pietro.
Ogni domenica pomeriggio, prima del concerto delle 17, sarà possibile ammirare le sue opere esposte.
"Per quanto attiene al prescelto di
quest’anno, Grignolio ha spiegato che la giuria ha riconosciuto in Cavallone il “valido
restauratore e creatore di opere di pregio”. Con un breve intervento, Sandro Gavotto ha sostenuto
che Casale è città d’arte dove hanno lavorato ed ancora operano artisti di valore, spesso
sconosciuti. Mons. Gennaro, nel complimentarsi con il premiato lo ha definito “un prezioso
conservatore di cose belle”. Riccardo Calvo ha definito Cavallone una persona di grande umanità
“attento al passato ed al presente, importante artista-artigiano capace di fondere il mito greco con
l’umanesimo delle terre di Monferrato”. Gianni Crisafulli, a nome dell’amministrazione comunale
ha ringraziato gli organizzatori del premio e gli artisti come Cavallone i quali conferiscono
prestigio a Casale in Italia ed all’estero. Il critico d’arte Giuliana Romano Bussola, relatrice
ufficiale, ha illustrato le opere di Cavallone “personaggio eclettico, dai mille interessi”. Come
restauratore “ha il merito di operare senza modificare l’essenza dell’opera che gli viene affidata”.
Quando dipinge ha uno stile personale, con una tecnica mista, pensata mentre crea, evocando
ricordi dissolti nel tempo. “Richiami vaghi, in un’arte complessa, fra astrattismo lirico e felicità di
colori”. Interessante anche la scultura lignea esposta, che culmina in un bocciolo di rosa. A
dimostrazione della sua versatilità, l’artista ha infine cantato una sua composizione
accompagnandosi alla chitarra".
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Pietro Perrera ha esposto ad ottobre 2018 presso il Teatro le Muse di Terruggia.
Pietro Perrera è nato a Grotte (Ag), il 7 gennaio 1956. Cresciuto a Casale Monferrato, dove
oggi vive, ha scelto una vecchia casa immersa nella campagna alessandrina, nella frazione
Sanico di Alfiano Natta, come studio e laboratorio. L' istinto, la vocazione spontanea
all'espressione artistica lo hanno portato alla pittura, a cui comincia a dedicarsi negli anni 70
da autodidatta, senza seguire alcun percorso di studi specifico. L' eco dell' arte povera è forte in
quegli anni e Perrera assorbe dallo storico movimento il concetto di arte come strumento di
"guerriglia" contro gli stereotipi della società e i canoni estetici "alla moda" rielaborandolo
attraverso la sua concreta, non facile, esperienza, in un codice espressivo che, per mezzo di
materiali comuni, arriva a comunicare universalmente il dolore e le contraddizioni della vita,
temi costanti nel suo percorso artistico. La sua creatività, che si concretizza nella realizzazione
di installazioni o di tavole dipinte di medie o grandi dimensioni, lavori ibridi a metà strada tra
pittura e scultura, in quanto esigono uno spazio tridimensionale di fruizione, non è di facile
lettura, né rincuorante. La semplicità strutturale delle opere, però, fatte di pochi elementi
assai comuni, quali il legno e il colore, provoca un coinvolgimento immediato nell' osservatore,
una sorta di identificazione.
Le sue tavole sono corpi e anime che hanno attraversato la vita, scavati dalla fatica quotidiana
nella loro ruvida pelle lignea, solcata, forata, la quale sembra da sé trasudare i colori, umori di
trascorse passioni che si mostrano nel riposo dell' arte. Nelle intense campiture monocrome
viene nutrita e raccolta la lotta d' ogni giorno, restituita la poesia alla semplicità del vissuto
individuale, di cui si raccontano gli attimi di smarrimento, l' ansia del domani in un nero senso
di vuoto, in un viola umido di nebbia mattuttina. Nessun cupo sconforto, però, emerge da
questi lavori. In un' esplosione d' acrilici brillanti misti all' olio, a smalti e vernici, le tavole di
Perrera sono porte per entrare nell' universo d' emozioni sopite che scuotono la routine dei
giorni, inviti a coltivare lo stupore per gli incanti inattesi del viaggio, espressi in un
improvviso giallo abbacinante, nel candore immacolato che invita in spazi inesplorati. Qui e là
qualche benda, qualche strappo di tela e le ferite che hanno fiaccato questi corpi, animati dal
colore, guariscono, la fantasia s' infiltra e le tonalità accese sono medicamenti che, con l' agire
artistico, liberano ai sentimenti le vie di comunicazione interrotte dal grigiore predominante
nella socetà.
Tra le mostre personali e numerose collettive sono da ricordare le sue partecipazioni ad
alcune edizioni della biennale alessandrina d' arte contemporanea Angioletta Firpo, alla
galleria gavinese "Spazio Arte" e nella settecentesca "Casa Montanari"in Moncalvo (At).
E' presente nell' annuale mostra tematica "Fossili moderni" al Castello di Piovera (Al).
oggi vive, ha scelto una vecchia casa immersa nella campagna alessandrina, nella frazione
Sanico di Alfiano Natta, come studio e laboratorio. L' istinto, la vocazione spontanea
all'espressione artistica lo hanno portato alla pittura, a cui comincia a dedicarsi negli anni 70
da autodidatta, senza seguire alcun percorso di studi specifico. L' eco dell' arte povera è forte in
quegli anni e Perrera assorbe dallo storico movimento il concetto di arte come strumento di
"guerriglia" contro gli stereotipi della società e i canoni estetici "alla moda" rielaborandolo
attraverso la sua concreta, non facile, esperienza, in un codice espressivo che, per mezzo di
materiali comuni, arriva a comunicare universalmente il dolore e le contraddizioni della vita,
temi costanti nel suo percorso artistico. La sua creatività, che si concretizza nella realizzazione
di installazioni o di tavole dipinte di medie o grandi dimensioni, lavori ibridi a metà strada tra
pittura e scultura, in quanto esigono uno spazio tridimensionale di fruizione, non è di facile
lettura, né rincuorante. La semplicità strutturale delle opere, però, fatte di pochi elementi
assai comuni, quali il legno e il colore, provoca un coinvolgimento immediato nell' osservatore,
una sorta di identificazione.
Le sue tavole sono corpi e anime che hanno attraversato la vita, scavati dalla fatica quotidiana
nella loro ruvida pelle lignea, solcata, forata, la quale sembra da sé trasudare i colori, umori di
trascorse passioni che si mostrano nel riposo dell' arte. Nelle intense campiture monocrome
viene nutrita e raccolta la lotta d' ogni giorno, restituita la poesia alla semplicità del vissuto
individuale, di cui si raccontano gli attimi di smarrimento, l' ansia del domani in un nero senso
di vuoto, in un viola umido di nebbia mattuttina. Nessun cupo sconforto, però, emerge da
questi lavori. In un' esplosione d' acrilici brillanti misti all' olio, a smalti e vernici, le tavole di
Perrera sono porte per entrare nell' universo d' emozioni sopite che scuotono la routine dei
giorni, inviti a coltivare lo stupore per gli incanti inattesi del viaggio, espressi in un
improvviso giallo abbacinante, nel candore immacolato che invita in spazi inesplorati. Qui e là
qualche benda, qualche strappo di tela e le ferite che hanno fiaccato questi corpi, animati dal
colore, guariscono, la fantasia s' infiltra e le tonalità accese sono medicamenti che, con l' agire
artistico, liberano ai sentimenti le vie di comunicazione interrotte dal grigiore predominante
nella socetà.
Tra le mostre personali e numerose collettive sono da ricordare le sue partecipazioni ad
alcune edizioni della biennale alessandrina d' arte contemporanea Angioletta Firpo, alla
galleria gavinese "Spazio Arte" e nella settecentesca "Casa Montanari"in Moncalvo (At).
E' presente nell' annuale mostra tematica "Fossili moderni" al Castello di Piovera (Al).
In occasione dei concerti del Monferrato Classic Festival che si terranno, tutte le domeniche di agosto e settembre, a palazzo Callori in Vignale, è visitabile una mostra di scultura nell'atrio del palazzo.
Gli artisti espositori sono Niccolò Calvi di Bergolo, Gabriella Oliva, Carlo Mazzetti e Maria Grazia Dapuzzo, organizzatrice della collettiva.
La mostra è visitabile tutte le domeniche pomeriggio dalle ore 16 alle 19.
Gli artisti espositori sono Niccolò Calvi di Bergolo, Gabriella Oliva, Carlo Mazzetti e Maria Grazia Dapuzzo, organizzatrice della collettiva.
La mostra è visitabile tutte le domeniche pomeriggio dalle ore 16 alle 19.
Lu Monferrato, 29 Luglio 2018 - "Teatro Vecchio Cinema"
Espone Oliva Gabriella
Nata a Genova nel 1956, maturità scientifica,ha frequentato i corsi serali al liceo Klee
Barabino. Si è perfezionata nello studio della scultrice Luisa Caprile
Principali eventi:
2010 : Diploma di selezione “Premio Nazionale di scultura Cesare Pavese” Santo Stefano
Belbo (Cn) Opera “ Ariadne o “Arianna”
2011: Mostra personale “Forma e colore” “Casa Bruni” Rivalta Bormida (Al)
2012 : ArteGenova .Collettiva “Associazione donna oggi” Galleria. Jukari Arenzano (Ge).
Mostra personale ”Immagine Donna” Palazzo Stella Satura Art Gallery (Ge).
Collettiva “ I boschi e la natura “ Fortezza del Priamar “ Savona.
Collettiva “ C'era una volta ..... Natale ” Galleria San Donato “ (Ge).
2013: Collettiva “ Passaggi scultorei “ Galleria San Donato (Ge )
Collettiva “ Colori in libertà “ Galleria San Donato (Ge)
Collettiva “ Mostra...mi 200 artisti “ a sostegno delle celebrazioni del centenario
nascita Lorenzo Garaventa.Palazzo della Nuova Borsa- Sala delle
Grida (Ge).
Artista finalista in mostra “V Biennale d'arte contemporanea 2013 “ Palazzo Stella
Satura Art Gallery (Ge ).
Collettiva :”Natale ... in Arte “ Galleria Le Tracce (Ge)
Mostra Personale “ Two Women “ Castello di Nervi ( Ge)
2014: ArteGenova-.Artista finalista MAEC-ART EXPO' 2014 (Mi) Opera “Attesa”
Collettiva “Il gatto dei vicoli” Galleria San Donato (Ge)
Collettiva “ Alla fiera dei cavalli” Spazio aperto 107 Ivrea (To )
2015: Biennale d'arte “Incontro di artisti con antro esoterico” Cuorgnè (To)
Mostra personale “Libere espressioni”Galleria S.Donato (Ge)
Collettiva:”Nel segno della vita:la sopravvivenza sul nostro pianeta”
Le cisterne Convento di S.Maria di Castello (Ge)
ACE Mixed Media Spazio46 palazzo Ducale (Ge)
RiArtEco 2015: Teatro Vittorio Emanuele (Me)-Chiostro Biblioteca
Agorà (Lu)- Loggia della Mercanzia (Ge)
Collettiva “Il gatto dei vicoli” Galleria S.Donato (Ge)
VI Biennale di Genova Artista finalista opera “Fantasia di linee”
Collettiva “Mostra d'arte a Casa Bruni” Rivalta B.da (Al)
Collettiva “La pittura racconta lo sport”(To) Opera “Le acrobate”
2016: Arte in Galleria Subalpina (To) Collettiva “Senza schemi” Palazzo Bruni
Rivalta Bormida (Al)
RiArteco 2016:Palazzo Cisterna (To)-Loggia della Mercanzia (Ge)
Centro Civico Buranello(Ge)-SMS C.E.S S.Michele degli Scalzi (Si)
Casa Grifoni Cerveteri (Ro)
2017: Collettiva “Incontro con l’Arte” Camogli(Ge) -Personale Galleria Cre Artis (Ge
Collettiva “Il ritratto e gli specchi dell’anima Biblioteca -Collettiva “Il gatto nero”
Ordine degli avvocati di Genova (Ge)
RiArtEco 2017:Villa Rendano (Cs)-Citta dell’altra economia Roma- Palazzo Patrizi (Si)
Palazzo Tursi (Ge)- Biblioteca Berio (Ge) -Fabbrica a Vapore (Mi)
Ace Mosaic Arte Padova
2018 Rassegnaarti varie dedicate al gatto Esposizione internazionale Felina di Genova
ArteGenova -Collettiva “Dialogo con La Zattera di Theodore Géricault interpretazione
libera” Lo Zenzero (Ge)
ACE Mosaic and Mixed Media Budapest
Artista permanente “Cre-Artis “ Scuola di musica e Galleria d'arte
Via San Giorgio 1 Genova
Laboratorio .via IV Novembre 182 Rivalta Bormida (Al)
e-mail: [email protected]
cell 3295722782
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Lu Monferrato, 1 Luglio 2018 - "Teatro Vecchio Cinema"
Espone Carlo Mazzetti
Carlo Mazzetti, artista, architetto, svolge la sua attività
artistica a Saluggia ( VC ). Dal 1970 si è dedicato alla
pittura sviluppando, nell’ambito dello stile figurativo,
i temi del lavoro contadino e della Natura,
sviluppando nel tempo il tema dell’Albero.
Negli ultimi anni la sua ricerca espressiva si è
indirizzata anche verso la scultura, in particolare il
bronzo, materiale in cui ha realizzato opere
raffiguranti gli elementi essenziali della personale
rappresentazione della Natura : il sole, l’albero, il
frutto (la mela), le spighe, l’animale (passeri, picchio,
cavallo ).
www.carlomazzetti.eu
Carlo Mazzetti
Via Don Carra ,43 – 13040 – Saluggia ( VC )
E.mail [email protected]
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
artistica a Saluggia ( VC ). Dal 1970 si è dedicato alla
pittura sviluppando, nell’ambito dello stile figurativo,
i temi del lavoro contadino e della Natura,
sviluppando nel tempo il tema dell’Albero.
Negli ultimi anni la sua ricerca espressiva si è
indirizzata anche verso la scultura, in particolare il
bronzo, materiale in cui ha realizzato opere
raffiguranti gli elementi essenziali della personale
rappresentazione della Natura : il sole, l’albero, il
frutto (la mela), le spighe, l’animale (passeri, picchio,
cavallo ).
www.carlomazzetti.eu
Carlo Mazzetti
Via Don Carra ,43 – 13040 – Saluggia ( VC )
E.mail [email protected]
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Quargnento , Aprile 2018 - Chiesa della SS. Trinità
Espone Filippo Biagioli - le opere sono presentate da Nadia Presotto
Filippo Biagioli nasce in Toscana nel 1975. Artista di Arte Tribale e Rituale Europea, partecipa attivamente in Italia e all’estero alla promozione della cultura europea tramite mostre, pubblicazioni, installazioni e progetti in genere. Si ricorda, nell’ottica culturale del suo lavoro, quelli che possiamo individuare tre punti cardine della sua produzione rituale-artistica quali, Scarafaggi, opera in forma di rivista, realizzata in parte meccanicamente e in parte manualmente (da lui ed altri artisti amici, invitati alla collaborazione). Le Stoffe Rituali, tessuti creati con appositi disegni e simboli per la Cura, la Meditazione e il Viaggio. Le sculture Gio’o Doll, che nascono come bambole contro la “Solitudine”, oggetto di una lezione di studio presso una università inglese. Un suo fumetto è stato tradotto e pubblicato in Giappone. In Monferrato ha realizzato un lungo murales in un giardino privato ed è presente con una chanukkioth al Museo dei Lumi di Casale Monferrato e al costituendo Museo di San Valerio di Occimiano.
Silvio Manzotti - pittore, scultore, progettista d'arte
Febbraio 2017, Terruggia- Teatro le Muse
Artista Milanese operante in Monferrato dal 1994 ad Odalengo Piccolo. Cresciuto a Milano, dopo gli studi al Liceo Artistico e Accademia di Brera, ha sempre dipinto, scolpito e progettato dagli anni ’60. Ha insegnato in un Liceo Artistico fino al ’94 e da dieci anni è socio della Società Permanente di Belle Arti di Milano A partire del 1996 ha creato varie soluzioni d’Arte e Cultura anche a livello popolare, come il grande telone per Blu Notti Blues a Moncalvo nel 1998. Ha curato la documentazione sui laterizi del Monferrato con realizzazione di cinque mostre a Odalengo Piccolo e Cellamonte e due pubblicazioni, di cui una con l’Ecomuseo di Cellamonte.
Nell’ambito pittorico ha tenuto un personale nella Sinagoga di Casale, una mostra a Moncalvo (1994), A Solonghello (2000 e 2004) una mostra a Treville (2006) due mostre a Odalengo Piccolo (2003 e 2014)e circa altre quindici personali o collettive. Dal 2005 al 2015 ha curato la rassegna “Presepe d’Autore” ad Alessandria, con due edizioni personali nel 2005 e 2011. In luoghi pubblici ha realizzato modelli in gesso per Il Museo del Gesso di Moncucco e una lampada Hannukkà per il Museo delle lampade di Casale Monferrato. Oltre a ciò ha fatto parte del gruppo di progettazione per la restituzione della facciata quattrocentesca del Palazzo Volta di Cellamonte. Con aziende private ha realizzato il monumento alla Grappa in Corso Valentino a Casale(2010-2011). Nel 2008-2009 ha costruito il Museo del Vino al Castello di Razzano (Casarello di Alfiano Natta) e nel 2013 il Museo della botte presso l’Azienda Botti Gamba di Castell’Alfero con un numero complessivo di oltre trenta installazioni d’Arte.
Sito web dell'artista: www.silviomanzotti.it
Nell’ambito pittorico ha tenuto un personale nella Sinagoga di Casale, una mostra a Moncalvo (1994), A Solonghello (2000 e 2004) una mostra a Treville (2006) due mostre a Odalengo Piccolo (2003 e 2014)e circa altre quindici personali o collettive. Dal 2005 al 2015 ha curato la rassegna “Presepe d’Autore” ad Alessandria, con due edizioni personali nel 2005 e 2011. In luoghi pubblici ha realizzato modelli in gesso per Il Museo del Gesso di Moncucco e una lampada Hannukkà per il Museo delle lampade di Casale Monferrato. Oltre a ciò ha fatto parte del gruppo di progettazione per la restituzione della facciata quattrocentesca del Palazzo Volta di Cellamonte. Con aziende private ha realizzato il monumento alla Grappa in Corso Valentino a Casale(2010-2011). Nel 2008-2009 ha costruito il Museo del Vino al Castello di Razzano (Casarello di Alfiano Natta) e nel 2013 il Museo della botte presso l’Azienda Botti Gamba di Castell’Alfero con un numero complessivo di oltre trenta installazioni d’Arte.
Sito web dell'artista: www.silviomanzotti.it
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Daniela Vignati, pittrice
Marzo 2017, Quargnento - Basilica San Dalmazio
Daniela Vignati da 20 anni vive in Monferrato. Arriva nel 1991 da Milano dove ha fatto alcuni anni di apprendistato e collaborazione con lo scultore egiziano Omar Ahmed Alì con cui apre un laboratorio di creazioni in metallo: si inventano e fabbricano gioielli e oggetti d'arredamento. Siamo a metà degli anni '80 e alla lavorazione del metallo, affianca lo studio sul colore e sulle sue possibilità artistiche e curative. Approfondisce soprattutto l'aspetto espressivo-simbolico dell'arte.
"Attraverso il materiale che utilizza, l'artista dà forma ad immagini che arrivano da una realtà non conosciuta. Questo è per me l'aspetto curativo dell'arte. L'artista è quindi un tramite che rende visibile l'invisibile."
Un lavoro importante di quel periodo è la realizzazione di una serie di quadri, per la Casa di riposo di Asti, che vengono collocati nelle stanze dei degenti allettati. Dal ’96 espone le sue opere in varie città italiane. Una grossa parte del suo lavoro è dedicato all'insegnamento artistico-creativo.
Dal 2011 lavora artisticamente con il gruppo ArtMoleto.
Sito web dell'artista: http://danielavignati.wixsite.com/coloreamoremio
"Attraverso il materiale che utilizza, l'artista dà forma ad immagini che arrivano da una realtà non conosciuta. Questo è per me l'aspetto curativo dell'arte. L'artista è quindi un tramite che rende visibile l'invisibile."
Un lavoro importante di quel periodo è la realizzazione di una serie di quadri, per la Casa di riposo di Asti, che vengono collocati nelle stanze dei degenti allettati. Dal ’96 espone le sue opere in varie città italiane. Una grossa parte del suo lavoro è dedicato all'insegnamento artistico-creativo.
Dal 2011 lavora artisticamente con il gruppo ArtMoleto.
Sito web dell'artista: http://danielavignati.wixsite.com/coloreamoremio
Maria Grazia Dapuzzo - pittrice, scrittrice, architetto
Aprile 2017, Felizzano
Maria Grazia Dapuzzo, genovese, artista di arti visive, architetto, ex-componente della Commissione di Urbanistica e Territorio dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Alessandria. Diplomata al Liceo Artistico N. Barabino di Genova, laureata presso la Facoltà di Architettura di Genova. Abilitata all’esercizio della professione di architetto presso la suddetta facoltà. Risiede in Casale dal 1979, con studio in Via Dei Grani 3, tel. 0142-55138. Dal 1980 inizia ad esporre in mostre collettive e personali in numerose città italiane. In questi anni amplia la sua preparazione artistica viaggiando per l’Europa nei musei, gallerie e grandi esposizioni dove ha modo di seguire il succedersi di artisti che hanno segnato la storia con le loro opere. Nel ‘90, insieme al marito e ad altri artisti casalesi, fonda l’Associazione Artistica ARCA. Seguono anni di attività intensa che sfociano in mostre tematiche di rilievo. Riprende gli studi interrotti, e nel ‘91 promuove, in collaborazione con la Facoltà di Architettura di Genova e l’Assessorato ai Lavori Pubblici del Comune di Casale, la mostra-conferenza sul tema “Arredo Urbano” che segna l’inizio del dibattito sulla pedonalizzazione del centro storico di Casale. Nel ‘94 amplia il suo campo di azione rivolgendosi al design nel settore dell’arredamento. Sue opere sono state esposte presso numerosi negozi di Casale Monferrato. Dal ‘95 sono in esposizione permanente presso: Galleria d’Arte Ellequadro Documenti, Palazzo Ducale, Genova. E’ presente inoltre nell’Archivio Internazionale Ellequadro Documenti:
[email protected]
http://www.ellequadrodocumenti.com
E’ stata membro della Giuria del I, II e III Concorso di Pittura a Gavazzana nel 2003, 2005 e 2006.
E’ presente nel catalogo “Cento lumi per Casale Monferrato - Lampade di Chanukkah: una collezione tra storia, arte e design” edito da Skira Editore 2010.
L’attività di architetto si manifesta con lo studio e la ricerca attraverso i quattro gradi della realtà progettuale (territoriale, urbanistica, edilizia ed architettonica) che ci circonda e con la conseguente pubblicazione dei volumi: Casale Monferrato, l’antica città romana di Vardacate - Alinea Editrice, Firenze 2003. Piovera e il suo territorio - Alinea Editrice, Firenze 2007.
Sito web dell'artista: http://mariagraziadapuzzo.xoom.it/virgiliowizard/il-mio-profilo
[email protected]
http://www.ellequadrodocumenti.com
E’ stata membro della Giuria del I, II e III Concorso di Pittura a Gavazzana nel 2003, 2005 e 2006.
E’ presente nel catalogo “Cento lumi per Casale Monferrato - Lampade di Chanukkah: una collezione tra storia, arte e design” edito da Skira Editore 2010.
L’attività di architetto si manifesta con lo studio e la ricerca attraverso i quattro gradi della realtà progettuale (territoriale, urbanistica, edilizia ed architettonica) che ci circonda e con la conseguente pubblicazione dei volumi: Casale Monferrato, l’antica città romana di Vardacate - Alinea Editrice, Firenze 2003. Piovera e il suo territorio - Alinea Editrice, Firenze 2007.
Sito web dell'artista: http://mariagraziadapuzzo.xoom.it/virgiliowizard/il-mio-profilo